Conferenza “Il Nucleare Oggi: armamenti e fonti di energia. Quale futuro?”

20 Novembre 2021 Off Di Marina Marenna

È stato un privilegio ascoltare la conferenza del professor Francesco Forti su “Il nucleare oggi: armamenti e fonti di energia. Quale futuro” organizzata dal nostro club il 20 novembre 2021.

Professore ordinario al dipartimento di Fisica, Forti vanta un curriculum di altissimo livello che lo ha visto allo studio in tutto il mondo. Basti citare la presidenza del comitato LHC – Large Hadron Collider del Cern, la partecipazione a numerosi progetti sugli acceleratori di particelle, la presidenza di comitati esecutivi e di revisione di esperimenti. Da dicembre 2019 è anche segretario dell’Unione scienziati per il disarmo.

Davanti a soci del club e a amici, il professore ha usato parole semplici per spiegare concetti complessi e farli capire anche alle persone più lontane dal tema, come solo pochi eccellenti divulgatori sanno fare.



Non esagero se dico che a me, e a tanti di noi con i quali ho parlato, ha aperto un mondo, sfatando convinzioni basate su informazioni errate e illuminando un campo troppo spesso oggetto di scontri ideologici che poco fanno capire a chi è estraneo alla materia.  Più facile usare slogan politici preconfezionati che provare a spigare chiedendo aiuto agli scienziati. Il tema del nucleare è tornato prepotentemente all’attenzione di tutti noi con il dibattito sulle energie rinnovabili e la sfida per arrestare i mutamenti climatici, ed è per questo che il presidente del Lion club Livorno Porto Mediceo Roberto Duranti ha pensato al professor Forti.

“Uno degli scopi del Lions è promuovere la buona cultura e la giusta informazione – ha spiegato Roberto Duranti – È necessario ascoltare gli intellettuali che sono il pensiero nobile della società, per capire i nuovi bisogni e le nuove emergenze sono necessarie competenze che possiamo solo apprendere da chi è leader nei propri ambiti e il professor Francesco Forti è uno di questi”.

Con l’aiuto di slide, lo scienziato ha fatto una carrellata sulla storia del nucleare, sul suo uso per fini bellici, sulla guerra fredda e nuovi pericoli, sulle centrali nucleari del passato, del presente e del futuro, su fissione e fusione nucleari. Non oso provare a sintetizzare cosa ci ha detto (chissà che bestialità potrei scrivere), ma posso condividere con voi la sua conclusione:

L’investimento in ricerca scientifica è la chiave per il nostro futuro

Solo con lo sviluppo di nuove tecnologie potremo battere la sfida climatica: energie rinnovabili, fissione nucleare resa più sicura, fusione nucleare promessa per il futuro.

Ancora enormi risorse vanno agli armamenti. Ancora oggi viviamo con il rischio di distruggere il pianeta con un conflitto nucleare esteso.



Ecco il curriculum completo di Francesco Forti

Francesco Forti si è laureato presso la Scuola Normale Superiore e l’Università di Pisa nel 1985 e si è successivamente perfezionato presso la Scuola Normale Superiore in Fisica delle Interazioni Fondamentali.

Nel 1990 è diventato ricercatore della sezione di Pisa dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e nel 1996 primo ricercatore INFN. Nel 2005 è stato chiamato come professore associato e nel 2016 come professore ordinario presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa.

Ha lavorato nell’esperimento Aleph presso il CERN di Ginevra e, nel 1992, presso il Lawrence Berkeley Laboratory in California. Dal 1995 al 1999 è stato responsabile della costruzione del rivelatore di vertici dell’esperimento Babar presso il laboratorio SLAC, a Stanford in California. È stato coordinatore di vari progetti per rivelatori di particelle a stato solido innovativi, e coordinatore, nel periodo 2007-2012 delle attività di ricerca e sviluppo sul rivelatore per il progetto SuperB dell’INFN, un acceleratore ad altissima luminosità da realizzare in Italia. Dal 2013 partecipa all’esperimento Belle II presso il laboratorio KEK, Tsukuba, Giappone, ed è stato presidente del comitato esecutivo dell’esperimento. 

Ha fatto parte di numerosi comitati di revisione di progetti del MIUR, dell’INFN, del CERN, del laboratorio Fermilab a Chicago, Illinois e dell’European Research Council.  Dal 2015 al 2019 è stato presidente del comitato LHC del CERN. È stato relatore di numerose presentazioni a conferenze internazionali ed è autore di alcune centinaia di articoli pubblicati su riviste internazionali. Ha tenuto corsi e seminari presso l’Università di Pisa e presso altre Università ed ha svolto attività di divulgazione della scienza presso scuole ed associazioni. Dal novembre 2019 è Segretario Nazionale dell’Unione Scienziati per Il Disarmo (Uspid)